La Fitoalimurgia

Cos’è la Fitoalimurgia?

L’etimologia del termine può essere fatta risalire a tre vocaboli greci:

-aphytòn=piant

-alimos= che toglie la fame

-ergon= lavoro

Alimurgia ha infatti il significato di : opera, lavoro, e di urgere, incalzare, quindi di una urgenza alimentare. Il termine fitoalimurgia indica nel suo intento iniziale il ricorso alle piante spontanee quale nutrimento durante i periodi di carestia. Tale conoscenza è stata recuperata durante la prima guerra mondiale per insegnare a reperire del cibo che spontaneamente la natura offriva, per l’appunto piante spontanee.

Al giorno d’oggi è ovviamente anacronistico ricorrere al recupero delle piante autoctone per motivi di sopravvivenza, resta però la necessità di rintracciare vegetali sani con profili terapeutici preventivi.

La natura ci offre tutto ciò di cui abbiamo bisogno per vivere.Questo è il pensiero su cui si basa l’alimurgia che non è altro che la capacità di nutrirsi con fiori e piante spontanee. In passato questo termine veniva usato con il significato di riuscire a far fronte, con la raccolta di queste erbe, alla carestia nelle varie popolazioni. Infatti, nel 1767, il medico Giovanni Targioni_ Tozzetti nel suo trattato”De alimenti urgentia.Alimurgia, lo spiega.

Per il loro sostentamento infatti c’era il bisogno di identificare, studiare e catalogare tutte quelle erbe che potevano essere un valido aiuto per far fronte a periodi di crisi sempre più frequenti.Queste piante dovevano essere forti, resistenti ai parassiti e in grado di sostenersi in autonomia, senza l’intervento dell’uomo, oltre che essere facilmente reperibili dalle popolazioni del territorio. In altre parole sosteneva un modo di nutrirsi eco-sostenibile, con cibi sani e offerti naturalmente dall’ambiente in cui viviamo. Come riconoscere con certezza una pianta da un’altra per non rischiare di raccogliere una pianta”sorella” potenzialmente tossica o velenosa. Quindi…………… se sei interessato